sabato 24 settembre 2011

Den Wert der Rose hat allein / Die Nachtigall erkannt.


L'usignolo da solo ha riconosciuto il valore della rosa. {non ho capito se è di Goethe o "su" Goethe per indicare la sua passione per la cultura orientale} {no, viene da una poesia tradotta in tedesco di Hafiz, il più grande poeta della Persia (XIV sec.)}

Der Weise hat im Glanz des Weins
Verborgenes erkannt
Denn es wird Jedermanns Natur
Durch diese Perl erkannt
Den Wert der Rose hat allein
die Nachtigall erkannt.
Nicht jeder, der ein Blättchen liest,
Hat auch den Sinn erkannt.
Die beiden Welten bracht ich dar
Dem vielerfahrnen Herz;
Es hat nur deiner Liebe Wert,
den Rest für nichts erkannt.
Die Rose und den Wein verkehrt
Durchs Anschaun in Rubin,
Wer nur den wahren Wert des Hauchs
Der Seligkeit erkannt.
...
Band I, 116 
Google translate
Il saggio è nel bagliore del vino 
rilevato nascosta 
, perché è la natura di tutti 
riconosciuto da questi Perl 
il valore della rosa solo ha 
visto l'usignolo. 
Non tutti quelli che legge un foglio, 
ha anche riconosciuto il significato. 
I due mondi è portato io 
alla vielerfahrnen cuore, 
il tuo amore E ha solo un valore 
per il resto nulla rilevato.
La rosa e il vino corre 
nella contemplazione media Rubin, 
che solo il vero valore del soffio di 
beatitudine rilevato. 

Volume I, 116


VERDAMolto raro, presenta un nucleo importante in provincia di Imperia, un ceppo nel vicentino ed uno probabile nel torinese, di origini molto antiche, dovrebbe risalire all'epoca longobarda e deriverebbe dal nome longobardo Vert (Vertha cioè il benvenuto).
integrazioni fornite da Giovanni Vezzelli
Verda dal nome di donna germanico Verda, matronimico medievale, da 'werd' = "degno", che fu molto diffuso. Nel 1571 è documentato, quale testimone di un atto rogato in Vesime, un Verda di Gandria ("laci Lugani").
http://www.cognomiitaliani.org/cognomi/cognomi0020e.htm
 
VERDERAMA
VERDERAME
VERDERAMO
VERDIRAME
VERTERAME
VERTERAMO
Verderama, quasi unico, è probabilmente campano, Verderame ha un ceppo in Campania, nel napoletano, salernitano ed avellinese, ed uno siciliano, tra trapanese, agrigentino, nisseno e catanese, Verderamo, assolutamente rarissimo, parrebbe del leccese, Verdirame, anch'esso raro, ha un ceppo tra ragusano e catanese, Verterame è di Isola di Capo Rizzuto nel crotonese, Verteramo, sempre calabrese, è di Siderno e Locri nel reggino.
integrazioni fornite da Stefano Ferrazzi
L'origine di questi cognomi va ricercata nel nome medievale Verderame, che, assieme alle sue varianti VerderamoVerdirameVerterame e Verteramo, nasce da un adattamento del personale germanico Bertram, col significato di corvo splendente o illustre (vedi Beltrama e Berterame). Per quanto riguarda i cognomi in questione, dunque, si tratta delle cognominizzazioni dei nomi personali dei capostipiti.
integrazioni fornite da Giovanni Vezzelli
Errata l'interpretazione del Bongioanni che fa derivare il cognome Verderame dal germanico Bertram. In realtà questo cognome è un composto di 'verde' (lat. 'viridem') + 'rame' (lat. parlato 'arāmen').



ebrei a Melfi

Convegno dell'Archeoclub di Melfi.
Interessante relazione del prof. {Colafemmina} docente di epigrafia e antichità ebraiche dell'univ. di Bari.insediamenti-ebraici