mercoledì 31 agosto 2011

§ Bulgakov 1941:63 - la morte di Varenucha


Qui i due briganti scomparvero, e al loro posto comparve nell'anticamera una ragazza
completamente nuda, rossa di capelli, con gli occhi che ardevano di un bagliore fosforescente.
Varenucha capí che quella era la cosa piú terribile tra tutto quello che gli era capitato e, con
un gemito, indietreggiò verso la parete. La ragazza si avvicinò all'amministratore e gli mise le mani
sulle spalle. I capelli di Varenucha si rizzarono perché anche attraverso la stoffa fredda, imbevuta
d'acqua, del camiciotto sentí che quelle mani erano ancora piú fredde, fredde di un freddo di
ghiaccio.
- Toh, ti voglio dare un bacio, - disse la ragazza con tenerezza, e gli occhi lucenti si
avvicinarono ai suoi. Varenucha perse i sensi e non percepí il bacio.

{la ragazza ricompare più avanti, durante le spettacolo di magia nera, a pag. 71}


Apparsa da chi sa dove, una ragazza dai capelli rossi, con un abito nero da sera, assai
piacente, ma rovinata da una bizzarra cicatrice al collo, sorrise accanto alle vetrine con fare da
padrona.

{la cicatrice sul collo è il morso di un vampiro?}

...Con voce un po' rauca, ma dolce, mangiandosi le erre, la ragazza cominciò a canterellare
qualcosa di poco comprensibile ma oltremodo seducente, a giudicare dai volti femminili in platea:
- Guerlain, Chanel, Mitsouko, Narcisse noir, Chanel numero cinque, vestiti da sera, vestiti
da cocktail...

§ Bulgakov 1941:54 - proverbio

{Una variante di "patti chiari amicizia lunga"}: conti chiari, amici cari.

Viaggi

I viaggi non si dovrebbe mai farli, bisognerebbe averli già fatti ... perchè è quando te li ricordi che i viaggi diventano belli. (Dal film Una botta di vita)

§ Bulgakov 1941:51 - descrizione di un'ipnosi



§ Bulgakov 1941:47 - fuori dalla finestra


Nel frattempo la donna, senza perdere la placida espressione del volto, premendo un
pulsante, aveva alzato la tapparella, e attraverso un'inferriata leggera dai larghi interstizi, che
arrivava fino a terra, nella stanza si riversò il sole. Dietro l'inferriata si vide un balcone, dietro ad
esso la riva di un fiume tortuoso, e sull'altra sponda una gaia pineta.

§ Bulgakov 1941:45 - Entrata in scena dei demonii

Ottima introduzione di personaggi orrendi.

Libro di sententiae

almanacco 243 - 31 agosto - Rauḍah

Fresco ombroso fiorito e verde colle ... o sacro aventuroso e dolce loco!

San Giuseppe d'Arimatea (I sec.)

Dodi e Diana, 1997

1888, Jack lo Squartatore miete la sua prima vittima


Porro, quirites, libertatem perdidimus... Necesse est multos timeat quem multi timent” (Laberio).

Perché la fede si mette all'anulare sinistro?

Facile! Lo spiega Gellio: gli antichi ritenevano che quel dito avesse un nervo lungo e sottile collegato direttamente al cuore.
Notti attiche, Libro X
Quae eius rei causa sit, quod et Graeci veteres et Romani anulum in eo digito gestaverint, qui est in manu sinistra minimo proximus. I. Veteres Graecos anulum habuisse in digito accipimus sinistrae manus, qui minimo est proximus. Romanos quoque homines aiunt sic plerumque anulis usitatos. II. Causam esse huius rei Apion in libris Aegyptiacis hanc dicit, quod insectis apertisque humanis corporibus, ut mos in Aegypto fuit, quas Graeci anatomas appellant, repertum est nervum quendam tenuissimum ab eo uno digito, de quo diximus, ad cor hominis pergere ac pervenire; propterea non inscitum visum esse eum potissimum digitum tali honore decorandum, qui continens et quasi conexus esse cum principatu cordis videretur.